I tessuti in lana rappresentano una delle eccellenze più versatili e apprezzate del mondo tessile. Eleganti, resistenti e naturalmente termoregolanti, sono perfetti come tessuti per cappotti, per capi di alta qualità e arredi raffinati. La loro manutenzione richiede competenze specifiche: un lavaggio troppo caldo, un’asciugatura errata o una stiratura aggressiva possono comprometterne la forma e la morbidezza. Ecco i consigli di Manifattura Foderami Cimmino su come smacchiare, lavare, asciugare, stirare e conservare correttamente i tessuti in lana.

Perché la cura dei tessuti in lana è fondamentale
I tessuti in lana sono composti da fibre naturali che reagiscono in modo sensibile a calore, umidità e prodotti chimici. A differenza delle fibre sintetiche, la lana non tollera trattamenti troppo aggressivi. Curarla correttamente significa preservarne la struttura, la lucentezza e la morbidezza originarie.
Per le aziende e i laboratori che lavorano questo materiale, seguire le corrette procedure di manutenzione è un vantaggio concreto: si evitano danni, si riducono gli sprechi e si aumenta la durata del prodotto finale, migliorando la soddisfazione del cliente.
Le caratteristiche che rendono la lana delicata
La lana è formata da cheratina, una proteina che la rende elastica e resistente, ma anche sensibile agli sbalzi di temperatura. Se sottoposta a lavaggi troppo caldi o a movimenti eccessivi, tende a infeltrirsi, perdendo volume e morbidezza. Questo fenomeno, chiamato feltratura, è irreversibile e può compromettere i tessuti per abbigliamento in lana.
Cosa succede se viene lavata o asciugata nel modo sbagliato
Un trattamento errato non solo altera l’aspetto del tessuto, ma può causare restringimento, deformazione e perdita di colore. Per questo motivo, chi opera nel settore tessile deve conoscere a fondo le tecniche di lavaggio e asciugatura più adatte alla lana, evitando metodi casalinghi o improvvisati. I tessuti di lana più pregiati, come Vigogna Pura Lana Ileana possono essere lavati solo a secco e stirati a bassa temperatura.

Smacchiare i tessuti in lana: metodi sicuri
Smacchiare la lana richiede delicatezza e rapidità. Prima si interviene, maggiori sono le possibilità di eliminare la macchia senza rovinare le fibre. Non tutti i prodotti o le tecniche sono adatti: alcuni possono lasciare aloni o alterare la colorazione del tessuto. È fondamentale agire con criterio, valutando il tipo di lana e la natura della macchia.
Tipologie di macchie più comuni
Le macchie più difficili da rimuovere sui tessuti in lana sono quelle di origine grassa (olio, burro), tannica (vino, caffè) o proteica (sudore, sangue). Ognuna richiede un approccio diverso. Ad esempio, le macchie oleose si trattano con detergenti delicati e acqua fredda, mentre quelle di vino o caffè necessitano di un pre-trattamento con soluzioni specifiche a pH neutro.
Come intervenire senza danneggiare le fibre
Il segreto è tamponare, mai strofinare. Un panno bianco pulito e leggermente inumidito è l’alleato migliore per assorbire la macchia. Se necessario, si può aggiungere una piccola quantità di detergente per lana diluito in acqua. Dopo il trattamento, risciacquare con delicatezza e lasciare asciugare in piano, evitando qualsiasi fonte diretta di calore.
Prodotti da preferire e errori da evitare
Meglio evitare candeggine, solventi e ammoniaca, che distruggono le proteine della fibra. I detergenti neutri o specifici per lana sono invece la scelta più sicura. Prima di trattare una superficie ampia, è sempre consigliabile testare il prodotto su un piccolo angolo del tessuto.

Lavaggio professionale dei tessuti in lana
Lavare la lana in modo corretto è una delle fasi più delicate del trattamento. Il lavaggio a mano resta il metodo più sicuro, ma con i giusti programmi e detergenti è possibile ottenere ottimi risultati anche con le macchine industriali. L’obiettivo è pulire senza stressare la fibra.
Lavaggio a mano o in lavatrice: quando e come
Il lavaggio a mano è ideale per alcuni capi in lana, ma solo se riportato dall’etichetta. Utilizzare acqua fredda o tiepida (non oltre i 30 °C) e un detergente specifico. Per il lavaggio in lavatrice è preferibile scegliere programmi “lana” che limitano la centrifuga e mantengono costante la temperatura dell’acqua.
Temperatura, detergenti e tempi di ammollo ideali
Un ammollo prolungato può rilassare eccessivamente le fibre. Dieci minuti sono sufficienti. Il risciacquo deve essere abbondante e con acqua della stessa temperatura per evitare shock termici.
Come evitare la feltratura
Per prevenire la feltratura, evitare movimenti bruschi e sbalzi di temperatura. La lana va lavata con dolcezza, in acqua tiepida e con detergenti neutri. È consigliabile, inoltre, sciacquare senza torcere il tessuto, lasciando scorrere l’acqua per rimuovere il sapone.

Asciugatura della lana e gestione dell’umidità
L’asciugatura è una fase cruciale: un errore può vanificare anche il miglior lavaggio. La lana non deve essere strizzata, ma trattata con attenzione per evitare deformazioni o indurimenti.
Dopo il lavaggio, rimuovere l’acqua in eccesso con un asciugamano e stendere il tessuto in piano, lontano dal sole e da fonti di calore. Un’asciugatura lenta e uniforme permette di mantenere la forma originale e la morbidezza naturale delle fibre.
Tecniche per asciugare la lana senza rovinarla
Il metodo migliore consiste nel posizionare il tessuto su un telo di cotone assorbente, cambiandolo se necessario. L’aria deve circolare liberamente, per favorire una perdita graduale dell’umidità.
Errori comuni da evitare
Per asciugare la lana bisogna evitare assolutamente asciugatrici, termosifoni e sole diretto. Queste fonti di calore irrigidiscono la lana, facendola restringere e perdere lucentezza. Anche la centrifuga troppo forte può rovinare la struttura del filato.
Come capire quando il tessuto è pronto per essere riposto
Il tessuto è asciutto quando risulta fresco ma non umido al tatto. Prima di piegarlo o appenderlo, è consigliabile lasciarlo riposare qualche ora, così da permettere alle fibre di stabilizzarsi e riprendere la loro forma naturale.

Stiratura e rifinitura dei tessuti in lana
La stiratura è una fase che completa il ciclo di manutenzione, ma deve essere eseguita con cautela. Troppo calore o pressione possono lasciare segni permanenti. Una stiratura corretta, invece, ridona forma e uniformità al tessuto, migliorandone la presentazione.
Temperatura e modalità corrette per stirare la lana
Impostare il ferro a temperatura media (tra 120 e 150 °C) e utilizzare sempre la funzione vapore con moderazione. Evitare di stirare direttamente sulla superficie del tessuto, soprattutto se è scuro o molto sottile, per prevenire lucentezze indesiderate.
Uso del panno interposto e del vapore
Il panno umido tra ferro e tessuto protegge le fibre e distribuisce il calore in modo uniforme. Il vapore, invece, ammorbidisce la fibra e facilita la stiratura, ma va applicato a distanza per non saturare il tessuto.
Come mantenere morbidezza e caduta del tessuto
Dopo la stiratura, lasciare raffreddare il tessuto in piano. Questo consente alle fibre di fissarsi nella nuova posizione, preservando la naturale morbidezza e la “caduta” tipica dei tessuti in lana di qualità.

Conservazione a lungo termine dei tessuti in lana
Conservare correttamente la lana è essenziale per mantenerla in perfette condizioni nel tempo. L’ambiente ideale è asciutto, ventilato e privo di luce diretta. L’umidità può favorire muffe e odori, mentre l’esposizione prolungata alla luce può scolorire il tessuto.
Condizioni ideali: temperatura, luce e umidità
La temperatura ideale per conservare la lana è compresa tra 15 e 20 °C, con un’umidità controllata tra il 40% e il 60%. In magazzini o showroom è utile mantenere una ventilazione costante per evitare ristagni d’aria.
Come piegare o appendere i tessuti
I tessuti di lana, come quelli disponibili sullo shop di Cimmino, devono essere piegate in modo regolare, alternando la direzione delle pieghe. Per i capi confezionati, meglio utilizzare grucce imbottite e teli traspiranti.
Prevenire tarme e odori durante lo stoccaggio
Le tarme sono il principale rischio per i tessuti in lana. È consigliabile usare sacchetti di lavanda, legno di cedro o foglie di alloro come repellenti naturali per conservare i tessuti autunnali e invernali in lana. Controlli periodici garantiscono che i tessuti restino puliti e pronti all’uso in ogni stagione.
FAQ- Domande Frequenti su Lavaggio e Manutenzione dei tessuti in lana
Per lavare la lana in lavatrice, selezionare il programma “delicati” o “lana” con acqua fredda e centrifuga leggera. Utilizzare un detergente specifico e non superare i 30 °C per evitare la feltratura.
No, l’asciugatrice tende a restringere e irrigidire la lana. Meglio optare per l’asciugatura naturale, in piano e lontano da fonti di calore diretto.
Tamponare subito con un panno pulito e acqua fredda. Se la macchia persiste, usare un detergente neutro specifico per lana e risciacquare con delicatezza.
Mantenere la temperatura costante e utilizzare solo detergenti per lana. Evitare l’acqua calda e i movimenti bruschi durante il lavaggio e il risciacquo.
Conservarli in un luogo fresco e asciutto, preferibilmente piegati in sacche traspiranti con repellenti naturali come lavanda o cedro per tenere lontane le tarme.
La lana va stirata a una temperatura compresa tra 120 e 150 °C, con un panno umido tra il ferro e il tessuto per evitare lucentezze o bruciature.
Un buon tessuto in lana presenta una trama compatta, una mano morbida e una leggera elasticità. Su Cimmino Shop sono disponibili lane certificate e di alta qualità, ideali per un uso professionale e duraturo.


