usi del feltro

I mille usi del feltro, tessuto versatile e pratico

Il feltro è una stoffa realizzata in pelo animale, solitamente si tratta di lana cardata di pecora, ma può essere composto da qualsiasi altro tipo di pelo. Scopriamo, insieme a Manifattura Foderami Cimmino, le caratteristiche del feltro e i diversi modi per impiegarlo!

Il feltro non può essere definito tessuto, poiché viene prodotto dall’infeltrimento delle fibre, infatti viene definito un tessuto non tessuto (TNT). Non avviene quindi il processo di filatura, orditura o tessitura. Le fibre vengono bagnate con acqua calda, intrise di sapone, battute, sfregate e pressate fino ad ottenerne l’infeltrimento, mediante processi meccanici e chimici.
L’infeltrimento è progressivo e irreversibile e rende questa falda compatta particolarmente calda e impermeabile. Il feltro tradizionale è del colore del pelo impiegato, ma si può produrne anche di colorato utilizzando appositamente della lana tinta.  

tessuto feltro

Questo materiale, il cui uso più noto è quello relativo alla produzione di cappelli, è in realtà utilizzato fin dall’antichità in tante lavorazioni artigianali e non solo. Si dice che sia il primo tessuto prodotto dall’uomo. Le sue origini risalgono al terzo millennio a.C. e veniva usato da Greci e Romani per la confezione di abiti, copricapi e mantelli. Infatti, il nome deriva molto probabilmente dalla città di Feltre, municipio dell’Impero Romano che era celebre per la follatura della lana e il commercio dei tessuti infeltriti. La pecora, animale addomesticato già in epoca preistorica, ha un vello composto sia da lana che da giarre, ovvero peli robusti ed ispidi che servono all’animale per proteggersi.

L’infeltrimento può avvenire anche tramite il processo di agugliatura, ovvero un particolare movimento verticale degli aghi che rende le fibre più compatte. Le sue caratteristiche sono: idrorepellenza, resistenza sia alle temperature più basse che a quelle elevate e morbidezza al tatto. La sovrapposizione di più strati di velo darà a questa stoffa una certa consistenza che può essere aumentata con procedimenti di resinatura o termofissaggio, tipici dell’industria tessile. Artigianale o industriale che sia, il processo di infeltrimento interviene sulle scaglie in superficie della fibra.

Nel XIX secolo dire “indossare un feltro” equivaleva a dire “indossare un cappello”; oggigiorno, invece, col feltro si producono anche tappeti, borse, pantofole, coperte e tanto altro. Scopriamo subito nel dettaglio tutti i diversi usi del feltro!

fogli di feltro colorati

Cosa posso fare con il feltro?

Per creare oggetti e decorazioni con il feltro servono davvero poche cose, unite ad una dose di fantasia, pazienza e un pizzico di capacità manuale. Il tutto dipende anche da quello che andrete a fare.
A seconda dei casi, torneranno utili degli attrezzi per tagliare e lavorare il feltro, come ad esempio un paio di forbici, della colla a caldo oppure il tradizionale “ago e filo”, ed eventualmente dei cartamodelli, come in tutte le creazioni di cucito. Se volete realizzare cuscini o bamboline in feltro, è necessaria anche l’imbottitura, magari con l’ovatta.

Manifattura Foderami Cimmino ha selezionato alcune tipologie di feltro che trovano diversi impieghi: dalla realizzazione di semplici fodere alla confezione di costumi per eventi vari, come Natale e Carnevale, passando per la realizzazione di accessori e decorazioni. Vediamo insieme quali sono!

Feltro Sottocollo

Questo tipo di stoffa viene impiegato essenzialmente per fodere e interfodere. L’interfodera aiuta a controllare i movimenti del tessuto esterno, proteggendolo durante i cicli di lavaggio e la stiratura, mentre la fodera aiuta a migliorare forma e vestibilità. Nello specifico, la stoffa in questione non è altro che un supporto sottocollo in misto lana e viscosa che ha la capacità di donare al bavero forma e sostegno.

FELTRO-SOTTOCOLLO
Feltro-2-mm

Feltro Colorato

Questo tipo di feltro, come ci suggerisce già il nome, è disponibile in tantissime varietà di colore: giallo limone, giallo ocra, arancio, verde bosco, celeste, bianco, panna, rosa, rosso, marrone, bluette, verde acido, nero, beige, grigio, blu, ghiaccio, antracite, fumo e bordeaux. L’ampia gamma di colori si presta bene ai lavori di hobbistica e artigianato, per la realizzazione di patchwork e decorazioni in generale.
La versatilità di questo feltro lo rende particolarmente adatto anche nel confezionare abiti per eventi speciali, Carnevale e Cosplay.

Panno Make Glitter Extra

Si tratta di un feltro glitterato, adatto per vari tipi di cucito creativo, soprattutto per la realizzazione di lavoretti natalizi e pasquali, eventi e feste private, vestiti di Carnevale, decorazioni, pupazzi, accessori e applicazioni varie. Anche questo è disponibile in diversi colori: nero, rosso, blu, rosa, verde e bianco.

PANNO-MAKE-GLITTER-EXTRA
PANNO-MAKE-GLITTER

Panno Make Glitter

Feltro glitterato, impiegato per vari tipi di cucito creativo, lavoretti natalizi e pasquali, eventi e feste, vestiti di Carnevale, decorazioni, accessori e applicazioni varie. Sul panno in feltro 100% Poliestere, disponibile in diversi colori, appaiono delle stelline in argento glitterato.

Panno Best

È un feltro molto sottile e in tinta unita, adatto per vari tipi di cucito creativo. Al pari del Panno Make Glitter e del Panno Make Glitter Extra, si presta a svariate interpretazioni e lavorazioni.

PANNO-BEST
Color-Felt-3-mm

Color Felt

Un feltro dall’ampia gamma di colori a tinta unita (tra quelli già citati precedentemente), l’ideale per lavori di hobbistica, artigianato, patchwork e decorazioni in generale. Può essere utilizzato anche per la realizzazione di piccoli accessori, quali borse e astucci.

Che differenza c’è tra il feltro e pannolenci?

In molti si chiedono quale sia la differenza tra feltro e pannolenci. In senso strettamente tecnico possiamo dire nessuna, in quanto entrambi si ottengono infeltrendo la lana di pecora grezza, anche se negli ultimi tempi questi tessuti sono elaborati anche a partire da altre fibre.

Rispetto al feltro, il pannolenci ha una storia molto più recente: venne inventato nel 1919 dalla ditta Lenci, specializzata in giochi per i bambini, che realizzava bambole con vestiti in panno.

L’unica differenza tra i due sta nello spessore: più alto per quanto riguarda il feltro e molto più sottile per il pannolenci. La rigidità del feltro consente di realizzare strutture solide come borse e cappelli, mentre il pannolenci è più morbido e malleabile. Quest’ultimo si presta bene, ad esempio, nel confezionare vestitini per le bambole, nella realizzazione di pupazzetti o decori per arricchire i nostri manufatti.

Sei pronto a mettere alla prova la tua creatività? Scopri subito le proposte di tessuto feltro di Manifattura Foderami Cimmino e scegli questo versatile e sorprendente materiale!